CONCERTI BAROCCHI

VIVALDI Concerto per violino e archi
"Grosso Mogul"

(Ruggero Marchesi, violino solista)
MOTTA Concerto per archi op.5 n.6
TORELLI Concerto per violino e archi op.8 n.9
ZANI Concerto per violino e archi op.2 n.1
CORELLI Concerto grosso op.6 n.3

LA CAMERATA DUCALE
Ruggero Marchesi, primo violino

AZ 01


Undici giovani strumentisti, han registrato (bene, anche tecnicamente) cinque concerti barocchi... Ruggero Marchesi mostra qualità di pienezza sonora e di determinazione, pur nel cantabile, che fanno vedere in lui un violinista da seguire.

Musica Viva (L. Arruga)



SONATE BAROCCHE, SONATE GALANTI

VIVALDI Sonata per violino e basso F.XIII n.10
PISENDEL Sonata per violino solo in la minore
ZUCCARI Sonata per violino e basso op.I n.3
GEMINIANI Sonata per violino solo in si bemolle maggiore
BOCCHERINI Sonata per violino e basso in mi bemolle maggiore

Ruggero Marchesi, violino
Francesco Baroni, clavicembalo

AZ 03



Sonate Barocche e Sonate Galanti in un prezioso compact disc di Azzali Editori... La raffinatezza del suono del violino mette in evidenza la cantabilità a volte spiegata e a volte malinconica racchiusa nella Sonata in do minore di Vivaldi e puntualizza l’elabo-razione dei temi e l’impostazione concertante che c’è nella Sonata in mi bemolle maggiore di Boccherini... La Sonata per violino solo di Pisendel è interpretata con una potenzialità di suono e una sicurezza assai rare... Marchesi ne è un ottimo interprete e a lui va anche il merito di aver portato alla luce un lavoro ignorato dalla maggior parte dei violinisti.

La Notte (G. Mazzola)


Una espressività e un calore quasi romantici caratterizzano l’esecuzione della stupenda Sonata n.10 di Vivaldi... È questa la migliore risposta che il violinista Ruggero Marchesi possa dare alla sfida dei cultori dello stile antico per molti dei quali la fedeltà al segno scritto fa ancora passare in seconda linea il fine ultimo dell’interpretazione: far respirare la musica affinché sia in grado di comunicare o meglio, nel caso del violino, di “gridare” le emozioni che tende a esprimere.

Famiglia Cristiana (L. Della Croce)


Un CD che promuove due giovani solisti italiani... Ruggero Marchesi e Francesco Baroni appaiono dellebuone promesse; si segnalano per il gusto e l’affiatamento... Marchesi mostra una cavata intensa.

Musica e Dossier (A. Quattrocchi)


I pregi di questa pubblicazione vanno ricercati soprattutto nelle qualità esecutive del giovane violinista Ruggero Marchesi (coadiuvato bene dal clavicembalo Francesco Baroni nelle Sonate di Vivaldi, Zuccari e Boccherini) che si distingue per una cavata appropriata, per un’eccellente dosatura dei diversi accenti e - in particolare - per una varietà di colori che riesce a tirar fuori dal suo strumento in funzione delle precise indicazioni del testo. Morbidezza e pregnanza del suono si possono, ad esempio, rintracciare nel «Grave» iniziale della Sonata in la minore per violino solo di Pisendel: più che ricercare uno svolazzio dell’arco Marchesi coglie la prospettiva dialettica tra arcata e arcata, mettendo così in risalto lo strabiliante chiaroscuro che sta alla base di una simile concezione... Ma la cosa in assoluto che ci attrae di più è la quantità di armonici che vengono liberati dal violino di Marchesi: una sorta di polifonia dell’arco e della corda che richiama i sommi interpreti di questo strumento.

Musicalia (G. Passerini)


Violino solo e violino con basso, ecco l’organico del bel concerto... Marchesi supera agevolmente sia l’impatto recitativante dell’inizio che il virtuosismo del prosieguo. Ma del suo impegno virtuosistico fornisce altre prove: per esempio nel fitto, irresistibile Allegro assai che suggella la sonata in Mi bem. magg. di Boccherini (e con essa l’intero Cd) e nell’altra sonata a violino solo che è di Geminiani...Una nota particolare per l’Adagio iniziale della sonata di Geminiani, dove la responsabilità del violino solo produce uno spessore sonoro, una forza e un’intensità di cavata quasi violoncellistica, che a tratti fa tornare alla mente la veemenza, la fisicità fonica di Nathan Milstein.

Piano Time (P. Mioli)



RESPIGHI - PIZZETTI
Sonate per violino e pianoforte

RESPIGHI Sonata in si minore (1917)
PIZZETTI Sonata in la (1919)

Ruggero Marchesi, violino
Roberto Guglielmo, pianoforte


MED 92101






Il violinista Ruggero Marchesi e il pianista Guglielmo dominano la partitura nella Sonata di Pizzetti, imprimendo al cupo tempo iniziale un vigore trascinante. Ammirevole la progressione dinamica della parte centrale in cui il pianoforte ha un ruolo dominante. Nella preghiera per le vittime della guerra, dopo un inizio ancora pianistico, il violino prende la direzione del discorso, che alterna momenti di tenerezza virile, pieni di dignità, ad abbandoni incontestabilmente romantici: un canto che viene dall’anima. L’opera si conclude su note più serene, nel segno della speranza. Nella Sonata di Respighi il violino è il protagonista indiscusso e Marchesi lo fa vibrare con generosità e passione, pronto poi ad adeguarsi, nel successivo andante, a una perorazione più fusa con il piano, espansa ed estroversa con sonorità orientaleggianti, nello spirito delle vetrate di chiesa.

Famiglia Cristiana (L. Della Croce)


Due rari documenti dello strumentalismo italiano del primo novecento, le Sonate per violino e pianoforte di Respighi e Pizzetti, sono affidate in disco all’esecuzione di Ruggero Marchesi e Roberto Guglielmo... Le qualità artistiche dei due giovani interpreti sono molto apprezzabili in sé: Marchesi ha un bel suono, definito con la sicurezza di un musicista maturo, sa appassionare o appassionarsi, riesce a identificarsi con il gusto dell’autore, e Guglielmo è un partner che sa essere, al momento giusto, accompagnatore in uno sfondo sonoro molto speziato oppure partner dialogante e polo dialettico. Che si tratti di due musicisti colti e molto raffinati nell’abitudine alla lettura, è indubbio. Probabilmente, essi hanno accentuato, in Pizzetti, il carattere rapsodico della Sonata, dandone una realizzazione drammatica e dialettica in eccesso, il che non significa che tale eccesso non sia la lettura giusta. Ma ciò che più conta è la loro capacita di convincere poeticamente l’ascoltatore. Vorremmo udire da loro altre zone del nostro repertorio cameristico del Novecento.

Piano Time (Q. Principe)



ARIE, DANZE E PREGHIERE

SARASATE Zigeunerweisen
MASSENET Méditation da Thaïs
BLOCH Nigun
VERDI Preludio e Terzetto da "I lombardi alla prima crociata"
BACH Ciaccona dalla II partita per violino solo
PAGANINI Cantabile in re maggiore
WIENIAWSKI Polonaise brillante op.4

Ruggero Marchesi, violino
Roberto Guglielmo, pianoforte
MED 92102


Sarà un recital per violino e pianoforte, questo di Ruggero Marchesi e Roberto Guglielmo, ma è anche un’affascinante avventura attraverso autori, stili, curiosità, preziosità diverse... Il Cantabiledi Paganini...è un cantabile tra il rossiniano e il belliniano, che il timbro del violino esibisce con una franchezza pari all’amena, quasi divertita disinvoltura di Marchesi. Altro pezzo, altra pagina voltata. È la Polonaise brillante di Wieniawski, sospesa tra l’eleganza di Chopin e la “popolarità” di Strauss, dove il giovane violinista ventinovenne sembra compiacersi in particolare degli stacchi ritmici e degli sbalzi di registro. Un programma originale, insomma, e anche una prassi espressiva tanto varia e attraente quanto lucida e consapevole.

Piano Time (P. Mioli)



ALESSANDRO ROLLA
Tre gran duetti per due violini op.9

Duetto per due violini op.9 n.3

Ruggero Marchesi
Nicola Grassi

MED 94103








Incantano l’anima i duetti di Rolla...Il musicista pavese contemporaneo di Mozart,a lungo direttore alla Scala, viene ora riproposto come compositore da due giovani violinisti, Ruggero Marchesi e Nicola Grassi...«Incantano l’anima le dolcissime corde del nostro Rolla». Tale giudizio, espresso da Vincenzo Monti, va sicuramente applicato all’op. 9, sia per il valore intrinseco dei tre Gran Duetti, sia per la coesione e precisione degli interpreti, che sembrano respirare insieme con la musica...Il minuetto del secondo duetto abbraccia un trio melodioso, in cui il violino di Marchesi, qui protagonista assoluto, fa meraviglie.

Famiglia Cristiana (L. Della Croce)



BRAHMS - FRANCK
Sonate per violino e pianoforte

BRAHMS Sonata n.3, op.108
FRANCK Sonata in la maggiore

Ruggero Marchesi, violino
Roberto Guglielmo, pianoforte

MED 94104







Ed ecco l’ultima prestazione del giovane violinista, in sensibile sodalizio col pianista Roberto Guglielmo, svolta nei nomi di Franck e di Brahms all’insegna della sonata tardo-romantica. Nella Sonata di Franck, dove il pianoforte di Guglielmo corre quasi senza respiro, il violino di Marchesi prima assume delle sonorità dense, aspre, vetrose di grande efficacia espressiva, poi si abbandona a una liquida cantabilità nella quale dà ottima prova di fantasia interpretativa. Nella Sonata op.108 di Brahms, completamente padroneggiata nella tecnica, si dimostra capace di addolcirsi in movenze si direbbe meridionali, almeno viennesi o addirittura lombarde, che non guastano affatto e rendono conto di una solarità che a Brahms non poteva mancare.

Piano Time (P. Mioli)


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